Bocciato il ricorso del Pubblico Ministero di cancellare dal certificato di nascita il nome della madre non biologica.
di “Andrea Scordino“
Sono arrivate oggi 5 Marzo le prime ordinanze del tribunale di Padova che dichiarano inammissibili i ricorsi del Pubblico Ministero che chiedeva la cancellazione del nominativo della madre non biologica dai 37 atti di nascita firmati dall’amministrazione. Secondo il tribunale per contestare l’iscrizione dell’ufficiale di stato civile occorre fare ricorso alle diverse e ben più articolate azioni di status (azioni con rito ordinario). Con il respingimento dei ricorsi, il Tribunale di Padova ha affermato la legittimazione de sindaco Giordani, in qualità di ufficiale di governo, in concorrenza con il Ministero dell’Interno, e la facoltà del comune di avvalersi dell’avvocatura civica per la rappresentanza in giudizio.
Il sindaco di Padova Sergio Giordani in merito alla questione ribadisce: “Un passo avanti importante per le bambine e i bambini e per le loro mamme, oggi vince l’amore e l’interesse primario delle piccole e dei piccoli. Ho sempre ritenuto di agire secondo i principi della costituzione. Sono padre e nonno oltre che Sindaco e per me era impossibile immaginare che ci fossero bambini di serie A e bambini di serie B. Nessuno scontro con la Procura, che ringrazio. Ora spero che il Parlamento prenda atto con urgenza che esiste un grave vuoto normativo e legiferi per tutelare queste famiglie. Un abbraccio a tutte le mamme per questo significativo pronunciamento, ho conosciuto le loro storie da vicino e ribadisco che il tema è solo di amore, buon senso e diritti per questi minori che diversamente sarebbero esposti a inaccettabili discriminazioni. Infine, un grande grazie alla nostra avvocatura civica del Comune di Padova, per il professionale lavoro e a tutti i dirigenti competenti”.
L’assessora Francesca Benciolini aggiunge: “Sono davvero felice di questa sentenza, in particolare dove si dice che “la stabilità del rapporto garantisce tutela ad un interesse fondamentale e prevalente del figlio, ravvisabile nella necessità di mantenere la propria identità personale che si è costruita sia in quanto figlio di quei genitori che se ne sono presi cura morale e materiale (anche se non legati da vincoli biologici) sia nel riconoscimento da parte della collettività come soggetto inserito in quella specifica famiglia”.
Non tarda ad arrivare il commento del deputato padovano dem Alessandro Zan, che sul suo profilo X scrive” Meloni e Piantedosi volevano cancellare le famiglie arcobaleno. Il tribunale di Padova blocca la loro furia ideologica, e ristabilisce un dato di realtà: quelle famiglie esistono e quei bambini devono avere gli stessi diritti degli altri. Con buona pace delle destra”.
Last modified: Marzo 5, 2024