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Violenza giovanile: il governatore Zaia propone il Daspo come misura preventiva

Padova (mercoledì, 26 marzo 2025) — Il fenomeno delle baby gang e della violenza giovanile sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti in Veneto, con episodi di criminalità che coinvolgono anche minori. Giovani, spesso giovanissimi e talvolta minorenni, si rendono protagonisti di atti violenti non solo per scopi di rapina, ma anche per affermare la propria supremazia nel gruppo o per ottenere visibilità sui social.

di Virginia Spennacchio

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, è intervenuto oggi sulla questione, sottolineando l’urgenza di adottare strategie mirate per contrastare questi comportamenti. Ha evidenziato come il crescente fenomeno delle baby gang e del bullismo violento possa essere il preludio a reati più gravi. Per questo, ha proposto l’applicazione del Daspo anche ai minori di 18 anni, misura già prevista dalla legge per chi ha superato i 14 anni. Il Daspo, inizialmente pensato per contrastare la violenza negli stadi, potrebbe essere utilizzato anche in altri contesti per impedire ai giovani coinvolti in episodi di criminalità di frequentare determinate zone.

Zaia ha citato alcuni recenti episodi accaduti in Veneto, come l’aggressione a un anziano a Verona, uno scontro tra bande a Portogruaro e tre baby rapinatori nel Padovano. Ha inoltre riconosciuto il lavoro svolto dalle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria, ringraziando il ministro dell’Interno Piantedosi per l’aumento degli organici di polizia in Veneto.

Infine, il governatore ha sottolineato l’importanza di un intervento sociale che affianchi le misure sanzionatorie. Sostegno alle famiglie, educazione al rispetto e alla legalità sono fondamentali per arginare questo fenomeno e tutelare i giovani che scelgono la strada dello studio e del lavoro.

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Last modified: Marzo 26, 2025
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