Quello che dal governo era stato presentato come un progetto innovativo per creare un percorso di studi in grado di creare professionalità per valorizzare
di Domizia Di Crocco
prodotti ed eccellenze italiane non ha riscosso successo: 375 iscrizioni al liceo del Made in Italy.
La verità è che ci troviamo di fronte a una proposta bocciata da famiglie, – proclama Irene Manzi, responsabile nazionale scuola – docenti e dirigenti scolastici, una riforma fatta senza ascoltare il mondo della scuola secondo il consueto metodo praticato dall’attuale governo in materia di istruzione. Ma non è un caso che la riforma abbia suscitato le critiche di molti collegi dei docenti e un numero così basso numero di adesioni. Mancano regolamento, definizione delle discipline del triennio e profili post-diploma. Inoltre, la sua previsione mette a rischio l’esperienza del liceo economico sociale (LES), una realtà consolidata che gode del favore di studenti e famiglie, come dimostra l’alto numero di iscrizioni. Valditara invece di millantare un successo che non esiste dovrebbe capire che le riforme vanno costruite con il mondo della scuola e non a prescindere da esso. C’è ancora tempo per correggere il tiro: invito il ministro Valditara a riconsiderare l’approccio ad una riforma pesantemente bocciata da chi vive ogni giorno il mondo della scuola ( fonte, orizzonte scuola).
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy 🇮🇹 Adolfo Urso parla comunque di un indirizzo che potrà migliorare in questo anno pilota.