Padova (venerdì, 25 aprile 2025) — Il 25 aprile 2025, Padova ha celebrato la Festa della Liberazione con una cerimonia intensa e raccolta, ospitata al Palazzo della Ragione a causa del maltempo. L’inizio è stato segnato da un minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco, recentemente scomparso, in rispetto del lutto nazionale proclamato fino al giorno successivo.
di Virginia Spennacchio
La commemorazione ha trovato nella voce del sindaco Sergio Giordani uno dei momenti più sentiti. Le sue parole hanno richiamato l’eredità della Resistenza e il valore simbolico dell’80° anniversario della fine della guerra. Ma è stata anche l’occasione per riflettere sull’attualità: la scomparsa di una figura come Papa Francesco e le sfide che oggi minacciano i valori europei nati proprio da quel 25 aprile.
Giordani ha ricordato come la lotta al fascismo e al nazismo abbia unito italiani e italiane di ogni estrazione, dando vita a un movimento non solo armato ma anche intellettuale, che immaginava un’Italia nuova. Ha sottolineato come, oggi, la memoria debba andare di pari passo con la speranza: quella stessa speranza che guidò il Paese fuori dall’oscurità della guerra, e che dovrebbe continuare a ispirare l’Unione Europea, messa alla prova dal ritorno di nazionalismi e paure.
Dopo il sindaco, ha preso la parola la rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, seguita da Anna Vivoda, presidente dell’associazione nazionale dei combattenti delle forze armate regolari nella guerra di Liberazione. Il riferimento a Concetto Marchesi, rettore che nel 1943 incitò pubblicamente gli studenti alla resistenza, ha ricollegato la memoria storica al presente della città.
La cerimonia si è conclusa con un momento collettivo carico di significato: il canto di Bella Ciao, intonato senza eccessi ma con partecipazione, a ribadire che Padova resta profondamente legata ai valori della Resistenza. Una città che ricorda, ma anche una comunità che guarda avanti.
Last modified: Aprile 25, 2025