Il sisma che ha colpito il Myanmar venerdì scorso ha provocato conseguenze devastanti, con un bilancio ufficiale che attesta almeno 2.056 morti, circa 3.900 feriti e 270 dispersi a tre giorni dall’evento.
di Virginia Spennacchio
Il terremoto, registrato con una magnitudo di 7,7, ha colpito il cuore del paese, causando il crollo di numerosi edifici e infrastrutture, con impatti economici e sociali di enorme portata. Le prime stime dell’US Geological Survey suggerivano la possibilità di un bilancio ben più elevato, con un numero di vittime potenzialmente superiore ai diecimila e danni economici tali da superare il valore del prodotto interno lordo del Myanmar. La giunta al potere ha reagito rapidamente, dichiarando una settimana di lutto nazionale in segno di solidarietà e dolore per le vittime di questa tragedia.Tra le vittime del sisma figurano anche cittadini stranieri, tra cui due francesi e tre cinesi, con ulteriori 14 feriti segnalati in seguito all’evento. Le operazioni di soccorso sono state particolarmente impegnative: dopo quasi 60 ore, i soccorritori sono riusciti a estrarre dalle macerie tre persone, tra cui un bambino di cinque anni, una donna in stato di gravidanza e una giovane di 29 anni, dimostrando l’importanza della cooperazione internazionale, in particolare da parte dei soccorritori cinesi.Un ulteriore dramma si è consumato nel crollo di un importante tempio, dove 270 monaci si erano radunati per un esame religioso; a seguito del sisma, 50 monaci hanno perso la vita, mentre 70 sono riusciti a salvarsi, e ben 170 rimangono dispersi. La situazione continua a essere monitorata dalle autorità locali e dalle organizzazioni internazionali, che stanno lavorando per coordinare gli interventi di emergenza e per fornire assistenza alle comunità colpite dalla devastante calamità. Le operazioni di soccorso continuano intensamente mentre esperti e volontari collaborano per ricostruire le infrastrutture danneggiate e supportare le popolazioni colpite con impegno.
Last modified: Marzo 31, 2025