PADOVA (sabato 6 aprile 2024) – Il 5 aprile, agenti della Squadra Mobile della Questura di Padova hanno eseguito un’ordinanza della Procura della Repubblica di Padova, su delega del Gip del tribunale di Padova, nei confronti di quattro uomini tunisini. Questi uomini, con precedenti penali, sono stati fortemente indiziati di aver venduto cocaina e hashish nella città di Padova tra luglio e settembre 2023, coinvolgendo anche minori stranieri e italiani, alcuni dei quali sotto i 14 anni.
Di Daniel Caria
Due degli indagati, di cui uno proprietario di una kebabberia a Padova, sono stati destinatari della custodia cautelare in carcere, mentre per gli altri due, fratelli senza fissa dimora, è stato disposto il divieto di dimora nei comuni della regione Veneto.
L’indagine ha rivelato che la kebabberia del 46enne fungeva da base operativa per uno spaccio su strada, coinvolgendo principalmente minori stranieri non accompagnati, impiegati nell’attività di spaccio dal proprietario del locale e dal suo fidato collaboratore di 20 anni. Quest’ultimo gestiva le cessioni di droga, mentre il 46enne gestiva il denaro provento dello spaccio. I giovani pusher aspettavano nel locale, pronti a compiere le transazioni con i clienti nelle zone adiacenti, incluso il cimitero maggiore e varie strade e piazze.
La rete di spaccio ha generato un giro d’affari giornaliero di circa 5000 euro, con oltre mezzo chilo di cocaina venduta settimanalmente, oltre all’hashish. Durante l’indagine, sono stati arrestati in flagranza quattro pusher, di cui due minorenni, e sequestrata droga. Inoltre, oltre 100 clienti sono stati identificati e segnalati alla Prefettura, tra cui un 13enne coinvolto nell’attività di spaccio.
Inoltre, le perquisizioni hanno portato al sequestro di 10.000 euro di merce di probabile provenienza furtiva, tra cui orologi e gioielli. Gli indagati utilizzavano anche monili in oro come garanzia per lo scambio di droga.
Last modified: Aprile 6, 2024