Va al Padova il primo round della finale di Coppa Italia di serie C. La squadra guidata dal tecnico Torrente si impone per 2-1 sul Catania allo stadio “Euganeo”. Ma gli scontri durante l’intervallo lasciano l’amaro in bocca.
Di Silvia Argento
Biancoscudati avanti di due gol nella prima frazione di gioco: al dodicesimo minuto sblocca la gara Palombi, mentre al 25’ su azione d’angolo Crisetig raddoppia con un colpo di testa. Il Catania soffre ma evita il tracollo e nel secondo tempo accorcia le distanze con uno degli ex di turno, Monaco, che al 77’ infila la porta veneta. Nel finale, espulsione per l’etneo Welbeck per un brutto fallo a gamba alta su Bortolussi. A rovinare la serata un brutto episodio accaduto durante l’intervallo della partita, quando si sono registrate scene di guerriglia in seguito all’invasione di campo di alcuni ultras catanesi che hanno sfondato il cancello del proprio settore, lanciato fumogeni e tentato di entrare in contatto con la tifoseria avversaria per distruggere alcuni striscioni. L’intervento degli agenti di polizia ha evitato il peggio e ha portato a sei arresti sia durante che dopo la gara. Otto poliziotti sono rimasti feriti: il più grave è stato ricoverato in terapia intensiva a Padova per un malore. Il Catania Calcio ha stigmatizzato l’accaduto, prendendo le distanze e condannando il gesto dei facinorosi con un comunicato, ma rischia che la finale di ritorno del 2 aprile venga giocata a porte chiuse o lontano dal Massimino. Si attendono le decisioni del Giudice Sportivo. Al momento, sul piano del risultato tutto ancora aperto, col Padova che deve difendere il 2-1 maturato all’”Euganeo” per centrare la vittoria del trofeo.
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