Sciopero nazionale dei lavoratori della ristorazione collettiva: Contesto e cause

PADOVA (lunedì 3 giugno 2024) – Domani, martedì 4 giugno, è previsto uno sciopero nazionale dei dipendenti delle aziende della ristorazione collettiva aderenti ad Anir Confindustria e Angem. L’azione è stata indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e coinvolgerà anche la Filcams Cgil Padova, la Fisascat Cisl di Padova e Rovigo e la UilTucs di Padova.

Di Daniel Caria

Lo sciopero è scaturito dal mancato raggiungimento di un’intesa tra le forze datoriali e i sindacati nella trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del settore, scaduto da tre anni. Le richieste delle associazioni imprenditoriali sono state considerate irricevibili dai sindacati, in quanto miravano a indebolire i diritti dei lavoratori e a ridurre i loro salari.

Le richieste delle associazioni imprenditoriali includevano:

• Aumento del costo pasto/vitto a carico dei lavoratori
• Riduzione dell’orario di lavoro (Rol) di ulteriori 16 ore, utilizzabili per la formazione professionale non obbligatoria
• Inclusione del TFR e della tredicesima nel calcolo del salario annuo, escludendo la parte relativa agli scatti di anzianità
• Spalmatura della quattordicesima su base mensile
• Prolungamento del CCNL da tre a quattro anni
• Restrizioni al diritto di sciopero

I sindacati hanno ritenuto che tali richieste avrebbero vanificato qualsiasi aumento economico contenuto nel rinnovo del contratto. Inoltre, hanno evidenziato il grave impatto che queste proposte avrebbero avuto sui lavoratori, soprattutto sulle lavoratrici part-time, spesso soggette a sospensioni dal lavoro senza retribuzione e a condizioni di lavoro precarie.

I sindacati hanno respinto le richieste delle associazioni imprenditoriali e hanno sottolineato la necessità di concentrarsi sull’aumento dei salari e sul miglioramento generale delle condizioni di lavoro. Considerano inaccettabili e irricevibili le proposte presentate e ritengono che sia necessario proteggere i diritti e il benessere dei lavoratori del settore della ristorazione collettiva.