Enrico Scacco, candidato sindaco di Cadoneghe, ha tenuto una conferenza stampa svelando uno scandalo legato all’autovelox installato dal comune la scorsa estate. Scacco ha presentato un dossier contenente dialoghi e documenti che rivoluzionano la storia finora conosciuta. L’autovelox, situato sulla 307 regionale del Santo, ha emesso circa 24.000 multe in un solo mese e è stato danneggiato con esplosivo il 10 agosto.
Durante la conferenza, Scacco ha mostrato dialoghi tra il comandante Moro e il sindaco Schiesaro, affermando che più di 300 multe sono state generate in soli 90 minuti durante il periodo di test. Scacco ha suggerito che il sindaco approvava la produzione massiccia di multe, evidenziando conversazioni in cui sembrava reagire positivamente ai numeri elevati. Ha insinuato che gli ignoti che hanno danneggiato l’autovelox hanno fatto un favore al sindaco interrompendo la generazione di multe.
Scacco ha dichiarato che gli autovelox erano stati voluti e approvati dal sindaco, ribadendo che la documentazione presentata dimostra che Schiesaro era consapevole degli obiettivi finanziari legati alle multe. Ha anche menzionato l’incidente dell’esplosivo e il problema dei pannelli luminosi non visibili, sottolineando la necessità di far luce sulla situazione prima delle elezioni dell’7 e 8 giugno.
Simone Maniero del Sulpl ha fornito esempi di casi in cui agenti di polizia sono stati ingiustamente denigrati, sottolineando l’importanza di aspettare una sentenza prima di considerare colpevole chi è indagato. Ha difeso la dignità della polizia locale e ha affermato che gli agenti non traggono vantaggi dalla produzione di sanzioni.
Il sindaco Schiesaro ha reagito indignato, annunciando di informare immediatamente la Procura della Repubblica sulla divulgazione di atti coperti dal segreto istruttorio. Ha definito la documentazione come inattendibile e ha dichiarato l’intenzione di rivolgersi alla magistratura contro Scacco, criticando il suo approccio alla campagna elettorale.
Last modified: Marzo 8, 2024