Il progetto “Ragazze in Campo, coltivare la terra per coltivare sé stesse” si pone come iniziativa concreta e significativa, grazie all’impulso di Eugenia Fortuni, presidente dell’associazione “Mater Femina” di Trebaseleghe (PD). Sostenuto da un finanziamento della Regione del Veneto, il progetto offre opportunità di crescita personale a giovani donne provenienti da tutta la regione, proponendo una serie di attività suddivise in quattro categorie chiave denominate “Azioni”.
Di Daniel Caria
La prima azione, intitolata “Empowerment”, consiste in una serie di incontri di dialogo e approfondimento della conoscenza di sé, dei valori personali, dei talenti e delle potenzialità. Questo percorso, rivolto alle partecipanti più giovani (età 13-24 anni), mira a creare uno spazio dove le donne possono esprimersi liberamente all’interno di un gruppo unito dalla stessa volontà. Gli incontri, articolati in sei sessioni di circa due ore ciascuna, sono progettati per gruppi di massimo 20 partecipanti.
La seconda azione, chiamata “Orto”, prevede la realizzazione di cinque orti biologici nei comuni di Venezia-Mestre, Camponogara, Trebaseleghe, Padova e Treviso. Questi orti saranno coltivati utilizzando metodi naturali e sostenibili, con una parte dedicata alla formazione in orticoltura biologica e una pratica, coinvolgendo le partecipanti nella cura quotidiana degli orti tra marzo e novembre 2024.
La terza azione, incentrata sugli “Stili di Vita”, offre incontri formativi sulla dieta biologica, cosmesi naturale e attività creative con prodotti naturali. Questa fase permette alle partecipanti di proporre e approfondire le proprie passioni e talenti, incoraggiando uno stile di vita più naturale e sostenibile, migliorando il benessere fisico ed emotivo attraverso 120 ore di formazione distribuite nei diversi siti del progetto.
L’ultima azione, denominata “Dono”, risponde alla volontà di contribuire alla comunità e di prendersi cura delle parti più fragili. Saranno organizzati incontri con la comunità in cui saranno donati i prodotti dell’orto, cosmetici naturali e oggetti realizzati con materiali naturali, incoraggiando il concetto di prendersi cura di sé stesse e della comunità in cui si vive.
Eugenia Fortuni, presidente di “Mater Femina”, sottolinea l’importanza del progetto come un respiro di liberazione per le donne in una società che spesso impone molteplici ruoli e aspettative. L’obiettivo è promuovere la consapevolezza di sé stesse, delle proprie potenzialità e identità, rompendo con i condizionamenti esterni e ponendo la persona al centro dell’attenzione.
Last modified: Marzo 5, 2024