In Italia, i dati dell’Istat evidenziano una realtà allarmante: quasi 7 milioni di donne hanno subito violenze fisiche e sessuali nella loro vita, di cui oltre 652.000 sono state vittime di stupro, con il 62,7% dei casi commessi dal partner. Questo fenomeno non solo provoca lesioni fisiche immediate, ma può anche generare gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale delle donne.
Di Daniel Caria
Il progetto “Wish – Women Intimate Shelter” è un’iniziativa innovativa promossa dal Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Padova per affrontare questo problema. Il Prof. Nazareno Paolocci e il suo team si propongono di condurre una ricerca medica approfondita sulle conseguenze fisiopatologiche della violenza del partner sul corpo della donna.
Il coordinatore dello studio, Jacopo Agrimi, spiega che il progetto mira a indagare i meccanismi biologici che spiegano l’aumento del rischio di sviluppare patologie come il cancro, disturbi cardiovascolari, psichiatrici e neurologici nelle donne vittime di violenza. Il team intende anche identificare tratti patologici comuni che collegano le malattie indotte dalla violenza del partner in diverse parti del corpo, al fine di sviluppare trattamenti farmacologici specifici e basati su un approccio di genere.
Tuttavia, per portare avanti questa importante ricerca, è necessario un grande impegno economico. L’Università di Padova chiede quindi il supporto di tutti per garantire che il progetto WISH possa procedere in modo efficiente e trasformare le scoperte scientifiche in cure concrete per milioni di donne in Italia e nel mondo.
La dott.ssa Gaya Spolverato, delegata alle politiche per le pari opportunità dell’Università di Padova, sottolinea l’importanza di fare luce sugli effetti biologici della violenza sulle donne, al fine di gestire meglio le conseguenze a lungo termine e fornire al personale sanitario strumenti per la prevenzione e l’intervento.
È possibile sostenere il progetto di ricerca WISH facendo una donazione che contribuirà a reclutare nuovi ricercatori, acquisire attrezzature innovative e sostenere le spese per i test in laboratorio. La partecipazione di ognuno può fare la differenza nel combattere efficacemente la violenza sulle donne.
Last modified: Aprile 8, 2024
