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VENEZIA (domenica 28 Aprile 2024) – Un giorno da ricordare quello di oggi per la Serenissima che ospiterà il Santo Padre. E’ arrivato questa mattina a Venezia Papa Francesco per una visita della città scandita in tre tappe ben precise.
di “Andrea Scordino“
Il primo luogo che il papa ha voluto visitare questa mattina è stato il carcere femminile della Giudecca, Ho desiderato incontrarvi all’inizio della mia visita – ha spiegato Jorge Mario Bergoglio – per dirvi che avete un posto speciale nel mio cuore. Il carcere è una realtà dura, e problemi come il sovraffollamento, la carenza di strutture e di risorse, gli episodi di violenza, vi generano tanta sofferenza. Però può anche diventare un luogo di rinascita, morale e materiale.
Come seconda tappa il Santo Padre ha visitato il padiglione della Santa Sede della 60a edizione della Biennale Arte, che quest’anno ha trovato posto all’interno del carcere femminile. In seguito il Papa ha tenuto un discorso dedicato agli artisti, Mi auguro con tutto il cuore che l’arte contemporanea possa aprire il nostro sguardo, aiutandoci a valorizzare adeguatamente il contributo delle donne come coprotagoniste dell’avventura umana.
Dopo aver lasciato l’isola della Giudecca, Bergoglio ha visitato la basilica di Santa Maria della Salute, dove nel piazzale prospicente ha incontrato i giovani cattolici veneti, invitandoli a non stare a casa seduti sul divano e a non isolarsi nei social e nei videogiochi.
Come ultima tappa della sua visita a Venezia, Papa Francesco ha raggiunto Piazza San Marco dove ha celebrato messa in presenza di 10.500 persone. Restando uniti a Cristo – ha detto il Santo Padre – potremo portare i frutti del Vangelo dentro la realtà che abitiamo: frutti di giustizia e di pace, frutti di solidarietà e di cura vicendevole; scelte di attenzione per la salvaguardia del patrimonio ambientale ma anche di quello umano: abbiamo bisogno che le nostre comunità cristiane, i nostri quartieri, le città, diventino luoghi ospitali, accoglienti, inclusivi. E Venezia, che da sempre è luogo di incontro e di scambio culturale, è chiamata ad essere segno di bellezza accessibile a tutti, a partire dagli ultimi, segno di fraternità e di cura per la nostra casa comune.
Last modified: Aprile 28, 2024