Il Comune di Padova è tra gli enti locali che paga prima le fatture. È uno dei dati emersi da un’analisi condotta da Centro Studi Enti Locali sui tempi di pagamento dei debiti commerciali registrati dai Comuni nel 2023.
Di Daniel Caria
Entro il 31 gennaio di ogni anno, le pubbliche amministrazioni devono pubblicare sul proprio sito istituzionale l’indice annuale di tempestività dei pagamenti riferito all’anno precedente. Questo indicatore misura a quanti giorni di distanza dalla ricezione di una fattura o richiesta di pagamento sono stati mediamente saldati i debiti commerciali contratti dall’ente. Secondo una rilevazione effettuata da Centro Studi Enti Locali, alla data del 2 febbraio 2024, il 27% delle città capoluogo di provincia italiane risultava aver mancato questa scadenza.
Le amministrazioni che non hanno messo a disposizione in tempo il dato medio annuale relativo all’anno 2023 sono in tutto trentuno. Venti di queste sono città del sud Italia e delle isole, cinque del centro e sei del nord. I tempi medi di pagamento dei più importanti comuni italiani si stanno tendenzialmente accorciando, riducendosi mediamente a 4 giorni nell’arco del 2023, rispetto all’anno precedente.
Le città capoluogo di provincia l’anno scorso hanno pagato i propri fornitori, mediamente, in 27 giorni, centrando quindi l’obiettivo fissato nel 2022 dalla norma di riferimento, (decreto legislativo 231 del 2002), che prevede che i debiti commerciali debbano essere saldati entro 30 giorni dalla data di ricezione della fattura o richiesta di pagamento. Dietro a ogni media spesso si nascondono realtà molto eterogenee e questo caso non fa eccezione. Sul podio dei comuni capoluogo virtuosi ci sono Pordenone, Padova e Grosseto che hanno saldato i propri debiti, l’anno scorso, in poco più di 8 giorni, con oltre 21 giorni di anticipo rispetto al tempo massimo concesso dal nostro ordinamento.
Last modified: Febbraio 7, 2024