Padova (lunedì, 7 aprile 2025) — Padova si conferma punto di riferimento a livello nazionale per la qualità della sanità, ricevendo un importante riconoscimento dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Al Quirinale sono state consegnate 62 medaglie al merito della sanità pubblica a medici, ricercatori, volontari e missionari che si sono distinti per l’impegno e i risultati raggiunti.
di Virginia Spennacchio
Tra i premiati spicca il professor Gino Gerosa, docente ordinario di Chirurgia Cardiaca all’Università di Padova, premiato con la medaglia d’oro per un intervento pionieristico: il primo al mondo a cuore battente con impianto di un anello mitralico, senza ricorrere alla circolazione extracorporea. Un esempio straordinario di cardiochirurgia mini-invasiva.
Ma il riconoscimento più simbolico è andato all’intera città di Padova, insignita della Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica per il ruolo storico ricoperto durante la Prima guerra mondiale. Le motivazioni parlano chiaro: Padova seppe organizzarsi in modo esemplare per sopperire alla mancanza di medici al fronte, trasformandosi in una vera e propria “Città ospedale militare”. Vennero creati circa 8.000 posti letto in edifici pubblici e privati, mentre l’Università attivò corsi accelerati per formare rapidamente nuovi medici.
Nel dicembre 1916, arrivarono in città oltre 1.300 studenti di Medicina da tutta Italia. Per loro furono realizzate aule capaci di ospitare centinaia di studenti, e nell’Istituto Selvatico fu allestita un’aula anatomica con 24 tavoli. Dopo appena quattro mesi di lezioni intensive, nella primavera del 1917 si svolsero oltre 6.000 esami e furono conferite più di 500 lauree, in forma straordinaria, senza obbligo di tesi. Fu così che Padova diventò una vera università al servizio del Paese in tempo di guerra.
Last modified: Aprile 7, 2025