Padova (sabato, 5 aprile 2025) — Un lungo serpentone fucsia ha attraversato ieri il centro di Padova per dire basta ai femminicidi. Oltre mille persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata da Non Una di Meno per ricordare Sara Campanella e Ilaria Sula, due ragazze di 22 anni brutalmente uccise nei giorni scorsi rispettivamente da un compagno di studi universitario e da un ex fidanzato. Ilaria è stata poi ritrovata chiusa in una valigia, gettata in un burrone.
di Virginia Spennacchio
Il corteo è partito da piazza Garibaldi e ha attraversato piazza delle Erbe e piazza dei Frutti, fino a concludersi in piazza dei Signori con gli interventi delle attiviste. Emozionanti e determinati i discorsi di apertura: «Siamo stanche e arrabbiate. Ogni volta che scompare una donna speriamo che sia una sua scelta, ma dentro cresce la rabbia. Le priorità del Governo sono il riarmo, la repressione, la sicurezza, mentre le nostre sono ben altre: prevenzione della violenza, educazione affettiva e sessuale nelle scuole, sostegno ai centri antiviolenza».
Il messaggio lanciato dalle attiviste è chiaro: «C’è un elemento comune in ciò che viene giudicato: il desiderio delle donne di essere libere. Libere di restare o di andare via da una relazione. La libertà non dovrebbe costare la vita».
Il corteo è stato attraversato da slogan, striscioni, interventi spontanei. Tanta la partecipazione delle giovani, ma anche di uomini e famiglie, uniti nel chiedere rispetto, protezione e giustizia.
Last modified: Aprile 5, 2025
