Scritto da 1:16 pm Padova, Economia & Finanza

Occupazione in crescita, ma sfide persistenti per il lavoro femminile

PADOVA (lunedì 6 maggio 2024) – L’Italia registra un’impennata occupazionale che non si vedeva da vent’anni, con un aumento dell’0,3% equivalente a 70.000 unità lavorative, coinvolgendo uomini e donne, dipendenti e autonomi, e tutte le fasce d’età, ad eccezione dei 35-49enni che vedono un calo. Il tasso di occupazione complessivo raggiunge il 62,1%, segnando un aumento di 0,2 punti. Parallelamente, il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce del 2,8%, pari a 53.000 unità, per entrambi i sessi e in tutte le fasce d’età tranne per i 35-49enni. Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,2%, mentre quello giovanile si attesta al 20,1%.

Di Daniel Caria

Tuttavia, nonostante questo quadro positivo, il lavoro femminile rimane un punto critico. Elena Morello, presidente di Terziario Donna Confcommercio Ascom Padova e del Comitato per l’Imprenditoria Femminile in Camera di Commercio, sottolinea che l’attuale panorama occupazionale sembra promettente solo superficialmente. La partecipazione femminile al mercato del lavoro in Italia rimane al di sotto del 60%, lontana dalle medie europee.

Secondo l’indicatore di Labour Slack di Eurostat, che considera non solo le disoccupate ma anche le “scoraggiate” e le “sottoccupate”, il tasso di “non lavoro” si attesta al 24,7% a livello nazionale, con notevoli variazioni regionali. Il Veneto, con il 14,3%, si colloca al terzo posto, ma regioni turistiche come la Sicilia e la Campania sono al di sotto della media nazionale.

Morello evidenzia che il settore del turismo e dei servizi traina l’occupazione femminile, ma regioni con una forte vocazione turistica come la Sicilia e la Campania presentano cifre al di sotto della media nazionale. Questa situazione potrebbe essere dovuta anche al lavoro nero e alla mancanza di servizi di sostegno per le famiglie, come gli asili.

Inoltre, Morello sottolinea le sfide che le donne imprenditrici devono affrontare. Nonostante miglioramenti episodici, la componente indipendente fatica a svilupparsi in modo significativo. Questo è attribuito anche alla preferenza delle ragazze per discipline umanistiche anziché Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics), più adatte all’attività imprenditoriale.

Per affrontare queste sfide, Morello propone un intervento educativo mirato presso gli istituti superiori per promuovere l’impresa tra le ragazze e sottolineare l’importanza dell’imprenditoria femminile. Si tratta di un tentativo necessario per promuovere il cambiamento e favorire una maggiore partecipazione delle donne nel mondo del lavoro e nell’imprenditoria.

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Last modified: Maggio 6, 2024
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