Insorgono le principali associazioni di negozianti contro Palazzo Moroni: “A questi ritmi la città tra 10 anni sarà desertificata e i danni economici e sociali saranno incalcolabili”
di “Andrea Scordino“
Riprendono i dissidi tra Palazzo Moroni e il mondo del commercio di Padova. A scatenare il botta e risposta tra le due parti sarebbero state alcune dichiarazioni del sindaco di Padova Sergio Giordani: ” I parcheggi non risolvono il problema. Dire che le aree di sosta non servono è una stupidaggine”.
Il comune afferma che nell’ultimo biennio sia positivo il bilancio tra attività cessate e nuove aperture, mentre l’Acc (Associazioni commercianti del centro storico) ha presentato i dati della Camera di Commercio che parlano di 1400 chiusure tra il 2022 e il 2023, attribuendo la colpa soprattutto alla mancanza di parcheggi a servizio del centro storico.
“Magari si potessero risolvere tutti i problemi del commercio realizzando nuove aree di sosta – ha detto Giordani –. Posso garantire che le criticità sono altre. È cambiato lo stile di vita delle persone” lanciando un chiaro riferimento alla crescente abitudine di comprare sempre di più online.
Affermazioni che hanno fatto storcere il naso al Presidente del Ascom Patrizio Bertin: “Sostenere però che i parcheggi non servono a nulla è una stupidaggine. Nel nostro mestiere nulla è fondamentale, ma tutto aiuta”, ha aggiunto Bertin. Proprio per questo mi sento di rilanciare il progetto di un autosilo sotterraneo in piazza Insurrezione. Un intervento che potrebbe rilanciare una zona commercialmente in crisi come quella compresa tra Galleria Borromeo e via San Fermo”, ha concluso Bertin. C
Come mai Vicenza ha deciso di rendere gratuiti i parcheggi in determinati periodi dell’anno? Viene da chiedersi inoltre il perché Verona si sia dotata di una serie di parcheggi sotterranei a due passi dalle aree pedonali”, ha aggiunto il leade dell’Acc Massimiliano Pellizzari. “Negare che ci siano difficoltà oggettive nel settore del commercio continuando ad affermare che tutto va bene e i dati sono in crescita, significa non prendere coscienza di una situazione drammatica che necessita di essere affrontata senza ideologia né preconcetti, con serietà, forza e determinazione. In caso contrario – ha aggiunto Pellizzari – a questi ritmi la città tra 10 anni sarà desertificata e i danni economici e sociali saranno incalcolabili anche per il bilancio comunale”.
Last modified: Marzo 3, 2024