PADOVA (giovedì 4 aprile 2024) – Padova, come molte altre città in Italia, affronta una sfida silenziosa ma devastante: la sindrome del bambino scosso. Questa condizione, spesso causata da episodi di violenza fisica inflitti ai neonati e ai bambini piccoli, può avere conseguenze gravi e a lungo termine sulla salute e sul benessere dei più vulnerabili.
di Silvia Argento
Domenica 7 aprile si terrà la prima giornata di prevenzione sulla Shaken baby Syndrome. Grazie al Centro per la Diagnostica del Bambino Maltrattato di Padova, unico in Italia, durante questa giornata a Palazzo Moroni si parlerà dell’argomento. Da anni il centro fornisce un supporto ai bambini che vengono maltrattati anche tramite la sindrome dei bambino scosso. Il centro esiste dal 2008, in media sono 35 le visite al mese di recente è emerso quanto siano presenti casi in cui la sindrome del bambino scosso provoca conseguenze pericolose, il 10% dei bambini addirittura muore. Essa si verifica quando un bambino viene violentemente scosso, spesso per farlo smettere di piangere, causando danni anche gravi come cerebrali e cranici. I sintomi possono includere vomito, letargia, convulsioni, difficoltà respiratorie e alterazioni dello stato di coscienza. Questa condizione può portare a disabilità permanenti, danni cerebrali irreversibili e persino alla morte. Sono diverse le visite e gli aiuti forniti a bambini “scossi”, sui cui casi la magistratura sta indagando. Si vuole fornire supporto, diagnosi e trattamento per i bambini che presentano segni e sintomi di questa grave forma di abuso infantile.
Informare e sensibilizzare sulle gravi conseguenze di questa condotta è inoltre fondamentale per ridurre il numero di casi che si riscontrano a Padova.
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