Padova, polveri sottili: 62 le giornate in cui si è superato il limite consentito di 50 microgrammi per metro cubo. “Serve un cambiamento radicale”.
di “Andrea Scordino“
Padova è tra le città più inquinate d’Italia. A certificarlo è stato “Mal’Aria”, il report di Legambiente che ha pubblicato lo stato di inquinamento atmosferico presente in tutte le città italiane.
Tra le città più inquinate d’Italia, Padova risulta al 5° posto. Il peggior risultato va a Frosinone che si piazza al 1° posto della classifica delle città più inquinate, seguita da Torino, Treviso, Mantova e Padova.
Le polveri sottili – che preoccupano restano i PM10, ovvero quelle particelle dal diametro a 10 micrometri, in grado di restare per lunghi periodi nell’atmosfera, capaci di penetrare nell’apparato respiratorio umano. Nel 2023 sono state 62 le giornate in cui si è superato il limite di 50 microgrammi di particelle per metro cubo, mentre la normativa consente un massimo di 35 giorni. Il valore medio annuale nel 2023 a Padova è stato 32 μc/mc, il limite è fissato a 40 μc /cmc; resta comunque il peggiore in Italia insieme a Vicenza e Verona. Altro pericolo è rappresentato dalle polveri sottili PM2.5: questo particolato oltre a favorire fenomeni di smog, a causa delle dimensioni ridotte riesce a penetrare in profondità nell’apparato respiratorio umano. Anche se la normativa nazionale consente il limite di il Biossido di Azoto (NO2) a 40 μg/mc, Padova si conferma nuovamente una delle peggiori con una concentrazione mediaa 29 μg /uc.
Francesco Tosato, Presidente di Legambiente Padova in merito alla questione “Serve quindi un cambiamento radicale, attuando misure strutturali ed integrate, capaci di impattare efficacemente sulle diverse fonti di smog, dal riscaldamento degli edifici, all’industria all’agricoltura e la zootecnia, passando ovviamente per la mobilità, che in ambito urbano è la principale fonte inquinante.
Last modified: Febbraio 9, 2024