Nessun provvedimento è stato preso dal PD Veneto per il caso di Anna Maria Bigon, la consigliera dem che il 16 gennaio si è astenuta dal voto, portando di fatto alla bocciatura il pdl di iniziativa popolare sul al fine vita.
di “Andrea Scordino“
È rimasta al suo posto come vicepresidente della commissione consiliare sanità, Anna Maria Bigon, anche dopo il documento presentato e sottoscritto da ben 20 dirigenti del partito per rimuovere la consigliera dal suo incarico.
Nella riunione di ieri del Gruppo Consiliare del PD Veneto, la capogruppo Vanessa Camani ha affermato: ”C’è stato un chiarimento franco, il che non significa che non sia successo niente. Nella discussione sono stati ribaditi tre concetti fondamentali: il diritto alla libertà di coscienza, il riconoscimento della pluralità, a condizione che sia funzionale a raggiungere un punto di sintesi avanzato, e l’impegno del Pd a proseguire nel lavoro per affermare i diritti civili”.
L’unica reazione al caso Bigon è stata presa dal PD di Verona che ha deciso di rimuoverla dalla sua carica di segretario provinciale.
“Il PD Veneto – ha aggiunto Camani – continua intanto a lavorare sul tema, la prossima settimana depositerà in Regione una proposta di legge nazionale sul fine vita, in attesa di riaffrontare le legge in commissione”.
Last modified: Febbraio 3, 2024
