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Il futurismo. Ieri come oggi. Le avanguardie belliche del terzo millennio

Tra varie avanguardie è possibile distinguere il Futurismo: Si sviluppò in Italia e in Francia nel 1900. Rifiutava il passato e la tradizione. Proponeva la

di Domizia Di Crocco

velocità, il dinamismo, l’aggressività’ e la modernità.

Propone innovazioni letterarie o figurative, nuovi stili di vita sotto l’influenza delle riviste fiorentine del periodo. Il futurismo è il rifiuto del presente e della società borghese: si esalta la macchina, la tecnica, la grande industria, la velocità e l’aggressività.

Valori su cui si fonde la visione del mondo futurista sono quelli dello sfrenato attivismo, considerati come distintivi della moderna realtà industriale.

Politicamente esprimono il rifiuto del parlamentarismo, del socialismo e del femminismo esistente.

Scorrono così, capolavori di Medardo Rosso e Pellizza da Volpedo di inizio ‘900 accanto a Balla, Carrà, a un raro notturno di Gino Severini del 1906. Di Boccioni, tra le ben 18 opere selezionate, figurano la celebre scultura ‘Forme uniche nella continuità dello spazio” (1913) che arriva dall’Olanda, e la ‘Testa femminile’ del 1911, ‘gemella’ di quella dipinta in Profumo da Luigi Russolo dell’anno precedente.

Soffermandoci sull’ideatore, Tommaso Marinetti si addice che con il suo manifesto non volle altro che innovare una società che parlasse di rivoluzione, guerre e di maschilismo.
Infatti, le sue idee sono radicate perfettamente nel DNA dell’uomo portando ad una consuetudine nella costruzione di consapevolezze autentiche.

Marinetti indusse l’Italia alla guerra con una serie di manifestazioni, soprattutto a Milano, bruciando bandiere austriache e sventolando quelle italiane, finendo addirittura in carcere, promuovendo in ogni modo la guerra. Il suo primo proclama politico è ispirato al nazionalismo.

Marinetti glorificava la guerra come «sola igiene del mondo» ed insieme esaltava «il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna».

Per i futuristi la guerra, come legge profonda della vita, è anche festa, esuberanza vitale, profusione salutare di energie. Qui si situa l’attività interventista e l’adesione convinta alle guerre che scoppiano in quegli anni .

Siamo nel 2024 ed ancora viviamo lo stesso fenomeno con gli stessi ideali . A cambiare rotta è stato solo il nazionalismo. La società tende al maschilismo: stata definita da Bauman una società liquida e della conoscenza per via del veloce progresso a cui tutti stiamo assistendo.
Il fenomeno bellico è destinato a non fermarsi perché è ed sarà l’avanguardia del terzo millennio.

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Last modified: Febbraio 8, 2024
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