PADOVA (giovedì 20 giugno 2024) – Arnaldo Cestaro, un militante di Rifondazione Comunista originario di Agugliaro, è deceduto giovedì mattina all’età di 85 anni presso l’ospedale di Noventa Vicentina. È ricordato per il suo coinvolgimento nelle proteste durante il G8 di Genova nel luglio 2001, dove fu vittima delle violenze subite alla scuola Diaz nella notte del 21 luglio. Durante quell’incidente, reparti mobili della polizia di Stato, con il supporto di battaglioni dei carabinieri, irrompono nella scuola, fermando 93 attivisti e ferendo più di sessanta persone, due delle quali gravemente.
Di Daniel Caria
Arnaldo, all’epoca 61enne, si trovava nella scuola Diaz quella sera insieme ad altri manifestanti, cercando un luogo dove poter dormire. Fu svegliato di soprassalto dalle cariche della polizia. Nonostante le sue suppliche di pacifica protesta, urlando “Fermatevi, sono un uomo vecchio e pacifico”, Arnaldo fu colpito ripetutamente con manganelli alla testa e alle gambe. Le ferite subite quella notte lo segnarono per il resto della vita, costringendolo a interventi chirurgici d’urgenza all’ospedale di Genova e successivamente al Careggi di Firenze.
Arnaldo Cestaro aveva fatto appello alla Corte europea dei Diritti dell’Uomo per gli eventi accaduti durante il G8 di Genova. Nel 2015, la Corte ha dato ragione a lui e agli altri manifestanti, condannando l’Italia a risarcirlo con 45.000 euro. La sentenza ha sottolineato che l’irruzione della polizia nella scuola Diaz deve essere considerata come tortura, evidenziando anche la mancanza di una legislazione adeguata in Italia per punire il reato di tortura.
Gli ultimi anni di vita di Arnaldo Cestaro li ha trascorsi presso la casa del fratello ad Agugliaro, tornando al suo paese d’origine dopo un lungo periodo di residenza a Padova, a causa di problemi di salute.
Last modified: Giugno 20, 2024