PADOVA (giovedì 6 giugno 2024) Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Ascom Padova, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo alla situazione dell’ex Prandina, definendola un esempio di indecisione politica che non offre soluzioni concrete ai problemi della città.
Di Daniel Caria
Bertin ha evidenziato che la questione dell’ex Prandina, ora trasformato in un mini parcheggio, rappresenta un sintomo dell’incertezza delle decisioni prese da Palazzo Moroni. Ha criticato il fatto che le mediazioni politiche non abbiano portato a risultati tangibili, lasciando la città senza soluzioni efficaci.
Secondo Bertin, la presenza di parcheggi limitati e decentrati non corrisponde alle reali esigenze di accoglienza della città. Ha evidenziato le difficoltà nel prendere decisioni riguardo a piazza Insurrezione, suggerendo la possibilità di un parcheggio seminterrato, e ha criticato l’atteggiamento ostile verso le auto, nonostante l’orientamento verso veicoli elettrici.
Inoltre, Bertin ha sottolineato che la chiusura dei negozi non è dovuta solo all’avanzare dell’e-commerce e agli affitti brevi, ma anche alle difficoltà nell’accesso al centro città. Ha evidenziato le preoccupazioni riguardo alla desertificazione di alcune zone commerciali e ha criticato le limitazioni alla circolazione delle auto, soprattutto in relazione ai progetti di trasporto pubblico.
Infine, Bertin ha confrontato la situazione di Padova con altre città della regione, come Verona e Vicenza, che hanno adottato politiche più accoglienti nei confronti dei visitatori. Ha espresso il timore che Padova stia percorrendo una strada di “decrescita felice”, in cui la città si concentrerà solo sui weekend turistici, trascurando il benessere complessivo della comunità.
Last modified: Giugno 6, 2024
