Caso Cecchettin: la chiusura delle indagini e le prove contro Turetta

75 le coltellate inferte alla giovane: Turetta rischia l’ergastolo. Le prove dimostrano che l’omicidio sia stato premeditato.

di “Andrea Scordino”

La Procura di Venezia ha portato al termine l’atto di chiusura del delitto Cecchettin, documento che segna la conclusione delle attività investigative, stabilendo che l’omicidio sia stato premeditato da Filippo Turetta almeno quattro giorni prima dell’11 novembre. Dalle indagini effettuate dagli inquirenti sono emersi dettagli della vicenda che conducono ad ipotizzare l’efferatezza dell’omicidio. Non soltanto manipolazione psicologica, quindi, quella che esercitava nei suoi confronti (minacciando il suicidio): Turetta utilizzava un’applicazione che controllava gli spostamenti della sua ex fidanzata. Inoltre, nei giorni prima del drammatico epilogo ha ricercato online corde, badili, manette, nastro isolante. E anche l’acquisto di cartine cartacee, su cui erano segnati luoghi dove presumibilmente si sarebbe nascosto.

Alla povera giovane, prima di essere abbandonata presso la scarpata lungo il lago di Barcis, le sono state inferte ben 75 coltellate.

A Turetta il pubblico ministero Andrea Petroni e il procuratore Bruno Cherchi – che hanno coordinato le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Venezia e dei Ris di Parma – contestano l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e anche dall’aver agito con crudeltà e per l’efferatezza del delitto.

Le altre accuse pendenti sul 22enne padovano sono di sequestro di persona ai fini di omicidio, porto d’armi continuato, occultamento di cadavere.

Ieri, quindi, i magistrati hanno notificato la chiusura delle indagini. L’avvocato difensore Caruso avrà 20 giorni di tempo per chiedere un interrogatorio, ed eventualmente richiedere la perizia psichiatrica. Poi la Procura chiederà al giudice per le udienze preliminari il rinvio a giudizio. Se il gip manterrà le accuse con le aggravanti rilevate sarà la Corte d’Assise con giudici e giuria popolare a processare Filippo Turetta, che rischia una condanna all’ergastolo.