PADOVA (venerdì 3 maggio 2024) – Gli investigatori della Digos della Questura di Padova hanno condotto quattro perquisizioni a carico di attivisti del gruppo Ultima Generazione, con uno dei coinvolti accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati smartphone e computer potenzialmente rilevanti per le indagini.
Di Daniel Caria
In risposta a queste azioni, il gruppo ambientalista di Ultima Generazione ha organizzato rapidamente un presidio di fronte alla Questura a sostegno dei colleghi oggetto delle perquisizioni. L’intervento della Digos segue il blitz dello scorso aprile alla mostra “Da Monet a Matisse” a palazzo Zabararella, dove la polizia è intervenuta prima che gli attivisti mettessero in atto azioni plateali.
Elena Mazzoni, responsabile ambiente PRC/SE, e Paolo Benvegnù, segretario regionale PRC/SE di Rifondazione Comunista Padova, hanno commentato le perquisizioni definendole una repressione del dissenso con violenza e minacce legali. Hanno citato esempi di repressione del dissenso, inclusi studenti manifestanti per la pace a Gaza e giovani attivisti che sollevano questioni climatiche.
Il commento esprime preoccupazione per la libertà di espressione e la repressione del dissenso in contesti ambientali e sociali. Gli attivisti sono solidali con Ultima Generazione e con coloro che lottano per la pace, la difesa dell’ambiente e i diritti dei lavoratori. Innegabile però è la tensione tra gli obiettivi di protezione dell’ordine pubblico e il diritto alla libera espressione e manifestazione.
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Last modified: Maggio 3, 2024