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Autopsia Tiveron, la Cassazione annulla la condanna del medico legale Montisci: reato prescritto

Padova (venerdì, 11 aprile 2025) — Non ci sarà alcuna condanna definitiva per il medico legale Massimo Montisci, coinvolto nel procedimento relativo alla controversa autopsia sul corpo di Cesare Tiveron. La Corte di Cassazione ha infatti dichiarato prescritto il reato di favoreggiamento, ponendo fine all’iter giudiziario che lo vedeva imputato.

di Virginia Spennacchio

Il caso risale al 13 settembre 2016, quando Cesare Tiveron, 71 anni, venne investito mentre era a bordo del suo scooter in via Gattamelata, a Padova, nei pressi dello Iov. A causare l’incidente fu una Fiat Bravo di servizio della Regione Veneto, guidata da Giorgio Angelo Faccini. A bordo viaggiava anche Domenico Mantoan, allora direttore generale della sanità veneta.

Secondo l’autopsia eseguita dal professor Montisci, la morte di Tiveron non sarebbe stata provocata dall’impatto con l’auto, ma da una dissecazione dell’aorta. Una conclusione che sollevò dubbi e spinse la Procura di Padova ad aprire un’indagine per favoreggiamento, ipotizzando che la perizia potesse aver favorito l’autista, poi condannato per omicidio stradale a un anno e due mesi con patteggiamento.

In primo grado, Montisci era stato condannato a due anni di reclusione; in appello, la pena era stata ridotta a un anno e otto mesi. Tuttavia, il reato di favoreggiamento è caduto in prescrizione dopo sette anni e sei mesi dai fatti. La Cassazione ha pertanto annullato senza rinvio la sentenza d’appello, chiudendo definitivamente il procedimento.

La decisione mette fine a un caso giudiziario che ha sollevato interrogativi sul ruolo e le responsabilità dei consulenti tecnici nelle indagini, specie quando si trovano a operare in ambiti delicati come quello medico-legale.

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Last modified: Aprile 11, 2025
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