PADOVA (venerdì 31 maggio 2024) – L’autopsia sul corpo di Giada Zanola, 33 anni, originaria della provincia di Brescia, sarà eseguita oggi per chiarire le circostanze della sua morte. La giovane madre è stata trovata senza vita sotto un cavalcavia in via Prati a Vigonza, e le autorità stanno cercando di capire se è caduta ancora viva o se è stata uccisa prima di essere gettata nel vuoto.
Di Daniel Caria
Il dottor Claudio Terranova della Medicina Legale di Padova sarà incaricato dell’autopsia e degli accertamenti tossicologici. Questi esami sono cruciali per determinare le cause del decesso e risolvere i dubbi rimasti.
Gli investigatori della Squadra Mobile di Padova, sotto la guida del pubblico ministero Giorgio Falcone, stanno considerando diverse ipotesi per ricostruire gli eventi. Giada potrebbe essere stata uccisa in casa e poi trasportata in auto prima di essere gettata dal cavalcavia. È possibile che ci sia stata una colluttazione in auto che è degenerata in omicidio, o che la donna sia stata gettata nel vuoto ancora viva e poi investita da un camion sulla A4, che non ha potuto evitarla nell’oscurità.
Andrea Favero, il compagno di Giada e principale sospettato, ha dichiarato di avere un vuoto di memoria riguardo agli eventi. Gli inquirenti stanno verificando le sue dichiarazioni e cercano di comprendere se il camionista avesse premeditato l’omicidio. Un elemento chiave dell’indagine è un messaggio inviato da Favero al telefono di Giada alle 7:38 del mattino, in cui chiede se fosse andata al lavoro e si lamenta di non essere stato salutato. Questo messaggio è stato inviato dopo la scoperta del corpo di Giada, suggerendo un possibile tentativo di crearsi un alibi.
Le indagini sono ancora in corso, e ulteriori interrogatori e prove forensi saranno determinanti per ricostruire esattamente come sono andati i fatti.
Last modified: Maggio 31, 2024