Scritto da 8:37 pm Attualità, Padova

Attualità. Padova, Molex, chiude i battenti

Molex , multinazionale americana , Padova
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Molex è subentrata nel 1986 alla Zetronic, società creata dalla Lazza Zedapa, un’azienda storica padovana produttrice di minuterie. Metalliche.

di Domizia Di Crocco



È coinvolta all’andamento dell’automotive visto che si occupa della realizzazione di prodotti specifici e customizzati per altre aziende e gruppi automobilistici.

Dal 2013 è stata acquisita dalla Koch Industries che è un conglomerato industriale americano ed è la seconda più grande azienda privata negli Stati Uniti.


la Molex Zetronic con sede a Padova dove impiega circa 170 dipendenti sarà ceduta.

Martedì, 13 febbraio si è tenuto un incontro fra le Rsu e le organizzazioni sindacali in Confindustria.

Le decisioni della Molex in merito alla dismissione dello stabilimento padovano non possono non far riflettere sulla situazione generale che si sta registrando nell’intero settore automotive nel nostro Paese. – hanno dichiarato congiuntamente, Francesca Battisti della Fiom Cgil di Padova e Gianni Boschello della Uilm di Padova – La chiusura delle linee di produzione di Stellantis e di diverse aziende
del comparto sono segnali evidenti delle conseguenze di anni di mancate politiche industriali nei settori strategici dell’economia del Paese che sono stati completamente lasciati nelle mani del libero mercato e del profitto a discapito di lavoratrici e lavoratori che come nel caso della Molex rischiano di essere coloro che pagheranno le conseguenze della mancanza di lungimiranza e attenzione dei vari governi che si sono succeduti in questi anni», commentano dalla Fiom. Dopo l’incontro l’azienda ha voluto informare direttamente lavoratrici e lavoratori della situazione seminando preoccupazione e disappunto, mentre ieri si sono tenute le assemblee con la Rsu, Fiom e Uilm. Durante le assemblee con i lavoratori e le lavoratrici che si sono tenute mercoledì 14 per l’intera giornata e anche parte della notte è stato stabilito di richiedere un incontro formale con l’azienda entro 15 giorni per ulteriori chiarimenti sulla situazione economica del sito e sulla gestione della contingenza. «I lavoratori e le lavoratrici hanno dimostrato di aver compreso appieno la criticità della situazione illustrata dall’azienda e hanno manifestato il proposito di non restare inermi e subire il corso degli eventi, ma di essere intenzionati a mettere in campo tutto ciò che sarà necessario per tutelare i loro posti di lavoro. Per il momento l’unica certezza è che nessun macchinario dovrà uscire dallo stabilimento fino a quando non saranno stabilite tutte le procedure e sarà trovato un reale compratore.

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Last modified: Aprile 8, 2024
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