Padova (mercoledì 19 giugno 2024) – Nella notte di martedì 18 giugno, la Camera dei Deputati ha definitivamente approvato il Ddl sull’autonomia differenziata con 172 voti favorevoli, 99 contrari e un astenuto, segnando un momento storico per l’Italia. L’approvazione è stata accompagnata da vivaci discussioni e polemiche all’interno dell’aula, riflesso delle profonde divisioni politiche sul tema.
Di Daniel Caria
Durante la seduta, Elly Schlein del Partito Democratico ha attaccato duramente Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, definendo il progetto come un’iniziativa che minaccia l’unità nazionale. “Voi dovreste cambiare nome in ‘Brandelli d’Italia’ o ‘Fratelli di mezza Italia’”, ha dichiarato Schlein, esprimendo il suo forte dissenso verso la legge che, secondo lei, introduce la secessione e compromette servizi pubblici essenziali come la sanità.
In netto contrasto, la Lega ha festeggiato l’approvazione come un trionfo politico lungamente atteso. Massimo Bitonci, sottosegretario al Mimit, ha enfatizzato l’importanza storica dell’autonomia differenziata, sottolineando che questa riforma risponde alle esigenze espresse dai cittadini veneti e lombardi tramite i referendum del 2017. Bitonci ha criticato l’opposizione della sinistra definendola strumentale, affermando che il centrodestra ha riscritto la storia con questa approvazione.
Visione di Roberto Calderoli:
Il promotore principale del Ddl, Roberto Calderoli, ha espresso la sua soddisfazione per l’approvazione definitiva, descrivendola come il coronamento di una lunga battaglia politica. Calderoli ha difeso l’autonomia differenziata come un mezzo per valorizzare le eccellenze regionali e migliorare i servizi ai cittadini, respingendo le critiche che accusano il provvedimento di dividere l’Italia anziché unirla.
Celebrazioni e Ottimismo per il Futuro:
Alberto Stefani, segretario della Liga Veneta, ha celebrato l’evento come un giorno storico per la Lega, ringraziando i protagonisti della riforma come Luca Zaia e Matteo Salvini per aver sostenuto fermamente l’autonomia come priorità del governo. Stefani ha invitato tutti i sostenitori a Montecchio per festeggiare questo risultato “straordinario”.
Conclusione:
Nonostante le vibranti contestazioni e le accuse di divisione, l’approvazione del Ddl sull’autonomia differenziata segna un punto di svolta nella storia politica italiana. Resta da vedere come questa nuova cornice legislativa influenzerà il futuro delle regioni italiane e il panorama politico nazionale, con prospettive di maggiori competenze regionali e nuove sfide da affrontare per raggiungere l’unità nel rispetto delle diversità regionali.