Scritto da 1:15 pm Padova, Attualità

Anche in carcere c’è diritto all’affettività: a Padova le prime “stanze dell’amore” per i detenuti

Una rivoluzione per umanizzare la detenzione. Un passo avanti dal punto di vista umano che arriva in un momento particolarmente difficile”.

di “Andrea Scordino

Inizierà proprio al Due Palazzi di Padova la sperimentazione che porterà per la prima volta in un carcere in Italia le “stanze dell’amore“. Sarà permesso così ai detenuti di poter stare con i propri affetti o con i propri partner in totale intimità. Uno spazio dentro le mura del carcere, lontano da controlli e sguardi altrui per poter coltivare i propri legami affettivi e sessuali.

Dopo la sentenza della Corte di Cassazione (numero 10 del 2024) che ha dichiarato illegittimo il divieto di colloqui intimi tra detenuti e familiari, le associazioni del Due Palazzi hanno incontrato il direttore del carcere pochi giorni fa: “abbiamo fatto una riunione in cui il direttore del carcere si è detto favorevole – ha detto Favero, direttrice di Ristretti Orizzonti – mi auguro che le cose si concretizzino subito.

“Una vera rivoluzione un passo avanti dal punto di vista umano che arriva in un momento particolarmente diffiicile visto anche l’alto numero di suicidi che si è verificato in questo periodo” ha detto Favero. Il garante del carcere di Montorio don Carlo Vico ha detto: “ci sono persone che non vedono familiari da anni. Sono soli, non sono supportati, non hanno affetti vicini. Il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Giovanni Russo, sentito in commissione giustizia alla camera ha dichiarato che:“Il Dap è favorevole alla sperimentazione”

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Last modified: Febbraio 23, 2024
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