È stato colto in flagranza dalla Squadra Mobile di Padova, un baby truffatore di origini campane, recatosi a casa della vittima per ritirare soldi e oggetti preziosi.
di “Andrea Scordino“
Fino ad ora risultano 16 truffatori denunciati dalla Squadra Mobile di Padova, tutti accusati di truffa del falso incidente. Grazie all’attività di contrasto portata avanti dal Questore di Padova, nei 35 casi risolti, sono stati restituiti alle vittime 50 mila euro di denaro contante e 68mila euro di oro e oggetti preziosi.
Per la truffa del falso incidente, gli anziani sono il target preferito dai malviventi. La truffa si svolge sempre nello stesso modo: le vittime vengono chiamate sull’utenza fissa da un finto maresciallo o avvocato e vengono informate che uno dei loro parenti più stretti (figli o nipoti) si trovano in stato di fermo per aver provocato un incidente e per eviatarne l’arresto viene richiesta all’anziano una somma di denaro. Dopodichè il truffatore si reca a casa dalla vittima designata e presentandosi come assistente o il figlio dell’avvocato con cui la vittima ha parlato al telefono, chiede la finta “cauzione” per scagionare il parente dallo stato di fermo. Prima di mettere a segno il colpo, usando falsi pretesti, le vittime vengono chiamate più volte nel tentativo di intercettare più informazioni possibili, come il nome dei figli o nipoti, che serviranno per inscenare la truffa vera e propria.
Studiato il piano, doveva filare tutto liscio anche per la truffa di ieri (12 Marzo) ai danni di una anziana signora, ma così non è stato. Quando una donna di Padova ha ricevuto una telefonata da un finto carabiniere, con accento napoletano che le ha detto che suo figlio era stato arrestato per un grave incidente stradale e per evitare al figlio la prigione, il truffatore le ha chiesto 4.500 euro come cauzione. L’anziana, sospettando un raggiro, ha subito informato la figlia, che è un ispettore della Polizia di Stato in servizio a Padova. La poliziotta ha immediatamente avvisato i colleghi della Squadra Mobile. Gli investigatori hanno individuato e bloccato il truffatore, un 15enne napoletano, arrivato sotto casa della vittima per ritirare il denaro. Portato in questura, dopo le dovute procedure, come su disposizione della procura per i Minorenni di Venezia, il minore è stato affidato al padre, arrivato direttamente da Napoli.
Tag: Padova Last modified: Marzo 14, 2024