Il furgone era gà stato individuato il 27 febbraio, il giorno dell’omicidio, ma il maltempo ha interrotto le ricerche che sono ripartite solo nella giornata di ieri.
di “Andrea Scordino“
È stato trovato all’interno del suo furgone il corpo di Alberto Pittarello, compagno di Sara Buratin, la donna uccisa il 27 febbraio a Bovolenta con 20 coltellate. Il maltempo di questi giorni aveva reso impraticabile il Bacchiglione per i sommozzatori, rinunciando alla possibilità di immergersi per portare avanti le indagini. Nel primo pomeriggio di ieri pero, grazie a condizioni climatiche meno avverse, è stato agganciato il furgone del presunto assassino e marito della donna. Immersi nelle acque del Bacchiglione, uno dei pompieri ha sentito quello che poteva essere un cadavere, certezza avuta non appena il furgone è stato riportato a galla. Il riconoscimento ufficiale è arrivato in serata: presente sul posto il medico legale che non ha riscontrato nessuna ferita e quindi sembra sia morto annegato.
La svolta nelle indagini è avvenuta martedì (27 febbraio) il giorno dell’omicidio di Sara Buratin, quando i carabinieri hanno individuato il cellulare di Pittarello in zona Ca Molin a Bovolenta, sulla strada arginale. Sull’asfalto erano presenti alcune tracce che lasciavano intuire che un mezzo fosse finito in acqua, quel mezzo era il furgone di Pittarello. Le ricerche sospese per il maltempo sono ripartite ieri, per concludersi come poco fa accennato.