“Queste bocciature sono un brutto segnale. In Busitalia non è prevista alcuna indennità per gli autisti dei tram. Speriamo che tale scelta degli autisti dei bus sia solo temporanea e finisca in tempi brevi”
di “Andrea Scordino“
Sono stati bocciati da Busitalia alla prova orale 11 candidati su 20, ammettendo alla prova pratica solo 9 partecipanti. È quanto accaduto nell’ultima selezione indetta da Busitalia dove più della metà dei candidati dovrà rinunciare, almeno al momento, alla possibilità di diventare autista.
“Non è un caso che solo venti conducenti dei bus abbiano chiesto di poter seguire i corsi di formazione, con esame finale, per conseguire il patentino con il quale si può guidare anche il tram”, ha spiegato Andrea Rizzo della segreteria provinciale di Filt-Cgil.“Guidare anche il tram, da anni, è diventato poco appetibile perché, a differenza di quanto succede in tante aziende italiane di Tpl, in BusItalia non esiste alcuna indennità per il lavoro specifico al volante del tram. Come Cgil – ha aggiunto Rizzo – speriamo che tale scelta degli autisti dei bus sia solo temporanea e finisca in tempi brevi”.
Fabio Bigon, segretario dell’Ugl, il sindacato in cui è iscritta la maggioranza degli autisti del tram, è preoccupato per il futuro degli autisti del tram e dice al Mattino: “Queste bocciature sono un brutto segnale. Le nuove linee dovrebbero essere terminate entro due-tre anni. Andando avanti di questo passo, non si formerà mai quel serbatoio di autisti che è necessario per guidare i nuovi tram sulle linee 3 e 2”.
L’assessore alla mobilità Andrea Aragona commenta: “È vero che attualmente siamo davanti a una carenza di autisti che abbiano l’abilitazione anche per guidare il tram e che in prospettiva non siamo messi benissimo, ma resto ugualmente ottimista”. Tutto dipende dal riconoscimento di un trattamento economico e normativo migliore – ha aggiunto Ragona – di quello che c’è adesso. In tal senso avranno un ruolo importante i rinnovi sia del contratto di lavoro nazionale che quello integrativo-aziendale“.
Diversa è l’opinione di Amodeo Levorato ex presidente di Aps che dichiara: “Per gestire le 3 linee estese a 8 del sistema Smart per 5 milioni di chilometri all’anno, che richiedono 60 rotabili in circolazione, occorreranno non meno di 280 autisti e 150 operai e tecnici. Levorato ha aggiunto anche. “ C’e’ anche da chiarire la questione se la concessione a gestire beni pubblici vada automaticamente a Busitalia o serva una gara”
Last modified: Febbraio 19, 2024