Conoscere la tragedia istriani fiumani dalmati é una priorità per il nostro paese: a Montecitorio è stata approvata la legge.
Significativi I luoghi simbolo della nostra
di Domizia Di Crocco
democrazia. Altrettanto significativo è porre particolare attenzione alle tragedie dell’esodo e delle foibe, dall’approvazione del progetto di legge sulle misure per promuovere la conoscenza della tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata nelle giovani generazioni.
Per troppo tempo le sofferenze patite dai nostri connazionali in seguito alle persecuzioni dei comunisti titini sono rimaste celate.
Quanto avvenuto, innegabilmente riconosciuto come una verità storica, sia noto a tutti in quanto parte integrante della storia del nostro Paese.
La riconciliazione può passare solo da un processo di verità – rimarca Fedriga – La testimonianza portata dai presidenti Mattarella e Pahor è una rappresentazione iconica non dell’esodo o delle foibe ma di cosa deve rappresentare l’Europa. Oggi stiamo guardando a una verità dal passato per costruire il futuro di un continente. Attraverso il sangue versato su quelle terre possiamo realizzare un modello di convivenza europea che non ha eguali a livello internazionale. I negazionismi o i riduzionismi non salvaguardano la storia ma umiliano le vittime e il futuro che da quella sofferenza si può edificare.
Questo tipo di iniziative è quindi fondamentale per far conoscere ai ragazzi questa storia non per una forma di rivendicazione del passato ma per la costruzione del futuro. ( fonte RAI cultura- proiezione a Montecitorio , Roma , 8 febbraio 2024).
Ciò che è stato espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ci porta ad una sete di giustizia sociale che dovrebbe coinvolgere tutti a prescindere.
Oggi si sono tenute le premiazioni dei progetti realizzati dagli studenti nell’ambito del concorso nazionale – Un mondo e un passato. Storie dai luoghi di origine degli esuli giuliano–fiumano–dalmati – tra cui anche alcuni ragazzi dell’Istituto comprensivo Valmaura di Trieste e dell’Istituto comprensivo Zanzotto di Polcenigo e Caneva.