Scritto da 7:47 am Uncategorized, Attualità, Cronaca, Padova

Progetto Life Ursus. L’orso M90 è stato abbattuto

Dagli anni ’60, il settore orientale dell’arco alpino è stato ricolonizzato da esemplari provenienti dalla vicina Slovenia.


Nel 1996 è partito il Progetto Life Ursus

di Domizia Di Crocco

per la tutela della popolazione di orso bruno del Brenta finanziato dall’Unione Europea. Promosso dal Parco Naturale Adamello Brenta in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento e l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (ISPRA).


Carlo Andreotti, autonomista, alla guida della giunta provinciale , nel 1998, diede il via al progetto “Life Ursus”, la reintroduzione dell’orso in Trentino.


La Provincia, con una nota ufficiale – dal 2011 ad oggi i soldi europei per l’orso in Trentino ammonterebbero a 109.000 euro, all’interno del progetto Life Arctos, dal progetto Dinalp Bear che durerà fino al 2019 e prevede un ulteriore finanziamento di 173.000 euro.
Bene! Solo manovre politiche.


Gli animalisti con tanta freddezza su carte e ricorsi, tristezza per sostenitori della fauna selvatica e per M90. Ora, però, è tutto vero. Nei pomeriggio del 6 febbraio è stato abbattuto l’orso M90 a seguito del decreto firmato dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti. Il prelievo dell’esemplare è avvenuto con abbattimento.


Una squadra del Corpo forestale trentino è entrata in azione in una zona di montagna della Bassa Val di Sole.

Era pericoloso – la replica di Fugatti – la notte, tra il 14 settembre 2023 e il 15 settembre l’orso è stato radiocollarato a seguito della sua eccessiva confidenza e frequentazione delle aree urbane e periurbane, e fino al 28 gennaio è stato possibile documentare gli atteggiamenti di M90 per i quali il Pacobace suggerisce la rimozione».

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Last modified: Febbraio 7, 2024
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