Vigonza (venerdì, 18 aprile 2025) — Mattinata di sciopero al centro Amazon di Vigonza, dove circa 500 corrieri dipendenti da sei società in appalto hanno incrociato le braccia venerdì 18 aprile per denunciare le condizioni di lavoro sempre più dure. I lavoratori, impiegati quotidianamente nelle province di Padova, Vicenza e Treviso, lamentano ritmi frenetici e pressioni crescenti che mettono a rischio la sicurezza e la dignità professionale.
di Virginia Spennacchio
“Nel 2017 facevamo 60-70 consegne al giorno, oggi siamo arrivati a 130-150”, raccontano alcuni driver, spiegando che anche le pause vengono monitorate e che basta una sosta di pochi minuti in più per ricevere una telefonata di richiamo. L’aumento dei carichi di lavoro non è l’unico problema: i corrieri denunciano un sistema che favorisce la competizione tra colleghi, penalizzando chi non riesce a tenere il passo.
La sicurezza stradale è un altro punto critico. “Stare nove ore al giorno in furgone comporta inevitabilmente dei rischi”, spiegano, “ma se succede qualcosa, siamo noi a dover pagare i danni”. Il timore è che la continua richiesta di efficienza metta in secondo piano il benessere degli operatori, costretti a lavorare sotto stress e con responsabilità sempre maggiori.
Lo sciopero vuole attirare l’attenzione su una realtà ormai diffusa nel settore della logistica, dove la crescita dell’e-commerce va spesso di pari passo con la compressione dei diritti dei lavoratori.
Amazon, in una nota, ha dichiarato di collaborare con numerosi fornitori di servizi di consegna e di fissare obiettivi condivisi che non mettano sotto pressione i dipendenti. L’azienda ribadisce anche il proprio impegno per la sicurezza, auspicando la ripresa del confronto tra le aziende fornitrici, le rappresentanze sindacali e le associazioni datoriali per il raggiungimento di un accordo di secondo livello.
Last modified: Aprile 18, 2025