Abano Terme (giovedì, 17 aprile 2025) — La donna è stata trovata morta nel box doccia della loro abitazione in via Rocca Pendice, ad Abano, la notte del 2 agosto 2023. Durante l’udienza del 16 aprile davanti alla Corte d’assise di Padova, il consulente tecnico della procura, l’ingegnere Carmelo Motta, ha ricostruito nei dettagli la sequenza dei fatti, basandosi su un file audio registrato dalla vittima tramite un’app del cellulare, che utilizzava per precauzione, temendo il marito.
di Virginia Spennacchio
Dal file emergono i gemiti di Nicoleta ancora viva alle 4.44, poi il rumore del suo corpo che cade e viene trascinato per sette metri in tredici secondi. Seguono 26 minuti in cui Erik lavora sulla porta del bagno per simulare che fosse stata chiusa dall’interno, usando probabilmente un cordino. Secondo il consulente, l’uomo avrebbe compiuto almeno quindici movimenti tra apertura e chiusura della porta in un’ora, fino alle 5.44. Alle 6.38 suona la sveglia del telefono della vittima e poco dopo Erik chiama il 118 dicendo che la moglie è chiusa in bagno e non risponde. In aula è stato sentito anche il medico di base dell’imputato, Antonio Spadati, che ha riferito di una diagnosi di psicosi depressiva risalente al 2002, mai approfondita dai servizi. Un’assistente sociale del Comune ha confermato che la famiglia era seguita dopo una segnalazione dei carabinieri del giugno 2022. La coppia era nota per le liti frequenti e una delle figlie era apparsa molto scossa dopo una discussione avvenuta nell’aprile 2023. Il processo proseguirà il 6 maggio.
Last modified: Aprile 17, 2025