Padova (giovedì, 10 aprile 2025) — Dopo la decisione della Corte Costituzionale che blocca la possibilità di un terzo mandato consecutivo per i presidenti di Regione, Luca Zaia commenta con fermezza, definendo la sentenza «una dimostrazione dell’ipocrisia di questo Paese». Secondo il governatore del Veneto, è assurdo che solo alcune cariche elettive siano soggette a limiti di mandato, mentre deputati, senatori o ministri non hanno alcun vincolo.
di Virginia Spennacchio
Zaia denuncia una disparità di trattamento: «In alcune regioni, come il Trentino, è possibile approvare leggi che rimuovono i limiti, mentre altrove no. Questo crea disuguaglianza tra cittadini». Rivendica inoltre il suo operato: «Non ho mai perso tempo nel dibattito politico, ho sempre pensato a governare, ed è quello che continuerò a fare fino all’ultimo giorno».
Il presidente, che oggi era a Bassano del Grappa per sostenere il progetto del Tribunale della Pedemontana, ha poi risposto a chi chiede elezioni anticipate: «È una richiesta strumentale, le elezioni si fanno comunque alla fine del mandato».
Zaia ha anche rigettato ogni accusa di strategie parallele con altri presidenti, come Vincenzo De Luca: «Non c’è mai stata alcuna regia comune. Ho saputo della sentenza ieri, come tutti». Quanto al futuro, non scioglie le riserve su una sua eventuale candidatura nazionale o su una lista personale, ma lascia intendere di voler restare concentrato sull’amministrazione: «Vivo alla giornata, non faccio calcoli di carriera. Il mio futuro lo deciderò al momento opportuno».
Infine, sottolinea con amarezza: «Ai cittadini è negata la possibilità di scegliere tra i candidati anche chi ha già governato bene. Questo è un segnale preoccupante per la democrazia».
Last modified: Aprile 10, 2025