Denunciato il “cuoco” truffatore: raggirava i gioiellieri per ottenere orologi Rolex

PADOVA (sabato 18 Maggio 2025) – Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Padova hanno denunciato due uomini, un 61enne e un 68enne di origini campane, accusati di aver truffato un gioielliere di Padova nell’ottobre scorso.

di “Andrea Scordino“

Il 61enne travestito da “cuoco” era entrato in gioielleria e con fare gentile aveva mostrato interesse per un orologio da donna esposto in vetrina, proponendo di acquistarlo con dei gioielli che già possedeva. Di fronte al rifiuto del gioielliere, aveva rilanciato proponendo anche un secondo orologio da uomo e offrendo di lasciare i suoi gioielli in pegno. Nonostante l’insistenza, il gioielliere aveva rifiutato l’offerta dell’uomo. Qualche giorno dopo, il “cuoco” era tornato in gioielleria, questa volta dicendo di aver trovato i soldi necessari per l’acquisto. Aveva consegnato al gioielliere una busta contenente banconote per un valore di 10.000 euro e un bracciale, come garanzia per il restante importo, ma mancavano ancora cento euro per raggiungere il prezzo dell’orologio. All’ennesimo rifiuto del gioielliere il cuoco finge di uscire dalla gioielleria per poi tornare indietro e posizionare sul bancone una busta identica ma contenente banconote false e aggiungere la cifra mancante direttamente dal suo portafoglio. Il gioielliere non avendo notato l’inganno ha consegnato gli orologi all’uomo. Appena fuori dalla gioielleria l’uomo è salito a bordo di un’auto che si è allontanata a grande velocita.

Solo dopo aver aperto la busta, il gioielliere si era accorto di essere stato truffato. Le banconote erano false e riportavano la scritta “Fax simile” mentre del bracciale non c’era traccia.

Le indagini della Squadra Mobile hanno permesso di identificare i due truffatori e di ricostruire la strategia utilizzata. Si è scoperto che il “cuoco” aveva già messo a segno o tentato di mettere a segno truffe simili in diverse città del Nord Italia, tra cui Milano, Bologna, Rimini e Mestre. Si presentava sempre vestito da cuoco, pizzaiolo o cameriere, fingendo di lavorare in ristoranti locali.