PADOVA (venerdì 10 maggio 2024) – Dopo le assemblee organizzate nei vari dipartimenti in seguito alla militarizzazione del Bo durante le manifestazioni contro la complicità dell’Unipd al genocidio, gli studenti si preparano a trascorrere la notte in accampata, chiedendo azioni concrete per fermare il massacro.
Di Daniel Caria
Gli studenti ritengono che il sistema coloniale israeliano possa essere fermato solo con un boicottaggio totale, simile a quello applicato per il Sud Africa. Chiedono la risoluzione immediata di tutti gli accordi con atenei e aziende in Israele, nonché con aziende compliciti del genocidio come Eni e Leonardo. Vogliono che le università italiane condannino l’aggressione militare israeliana a Gaza, esprimano solidarietà alla popolazione palestinese e forniscono assistenza con tutti i mezzi possibili.
Protesta e Mobilitazione
La protesta mira alle radici del supporto occidentale ad Israele, invitando chiunque si opponga alle politiche di guerra del governo Meloni ad unirsi a loro. Chiedono che l’Italia annulli l’Accordo di Cooperazione con Israele nel campo della Ricerca e dello Sviluppo Industriale, Scientifico e Tecnologico. Richiedono anche l’istituzione di un fondo per finanziare misure di sostegno per studenti, ricercatori e docenti palestinesi.
Le tende rimarranno a Palazzo Bo almeno fino al 15 maggio, data dell’anniversario della Nakba del 1948, con l’obiettivo di continuare e allargare la mobilitazione finché le richieste degli studenti non saranno soddisfatte. Chiedono che l’Università risponda alle loro richieste durante la seduta del Senato accademico di martedì 14.
Last modified: Maggio 10, 2024